Salerno, Campania
Poco o nulla si sa sulle origini di questo Comune: secondo la leggenda fu colonizzato dalle tribù dei Sarrastri, che furono anche i primi abitanti di Sarno. Quanto al toponimo, i più concordano nell’asserire che sia legato alla figura di un luogotenente di Annibale, un tale Sejanus, a cui nel 216 a.C. sarebbe stata assegnata questa contrada, detta appunto Campo di Sejano. Durante la dominazione longobarda Siano appartenne al Principato di Salerno, successivamente visse le vicende storico-politiche del periodo normanno, svevo, angioino ed aragonesi della zona.
Ammirevoli sono alcuni reperti di un certo interesse storico ed artistico presenti sul territorio, come i resti di una cappellina intitolata a San Michele, risalente all’XI-XIII sec, oppure i pregevoli dipinti riconducibili alla scuola di Solimena; una campana datata 1372, un’acquasantiera marmorea e l’imponente Chiesa di S. Rocco, patrono della cittadina.
Un’opera altrettanto degna di nota è la Villa Santa Maria delle Grazie, fondata nel 1947 per volontà di Monsignor S. M. Corvino, che ospita gli anziani soli e abbandonati.
Siano è anche famoso per la gara di fuochi pirotecnici che si svolge in occasione della festa di S. Rocco, e che vede la partecipazione dei più grandi artisti del Meridione.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
Poco o nulla si sa sulle origini di questo Comune: secondo la leggenda fu colonizzato dalle tribù dei Sarrastri, che furono anche i primi abitanti di Sarno. Quanto al toponimo, i più concordano nell’asserire che sia legato alla figura di un luogotenente di Annibale, un tale Sejanus, a cui nel 216 a.C. sarebbe stata assegnata questa contrada, detta appunto Campo di Sejano. Durante la dominazione longobarda Siano appartenne al Principato di Salerno, successivamente visse le vicende storico-politiche del periodo normanno, svevo, angioino ed aragonesi della zona.
Ammirevoli sono alcuni reperti di un certo interesse storico ed artistico presenti sul territorio, come i resti di una cappellina intitolata a San Michele, risalente all’XI-XIII sec, oppure i pregevoli dipinti riconducibili alla scuola di Solimena; una campana datata 1372, un’acquasantiera marmorea e l’imponente Chiesa di S. Rocco, patrono della cittadina.
Un’opera altrettanto degna di nota è la Villa Santa Maria delle Grazie, fondata nel 1947 per volontà di Monsignor S. M. Corvino, che ospita gli anziani soli e abbandonati.
Siano è anche famoso per la gara di fuochi pirotecnici che si svolge in occasione della festa di S. Rocco, e che vede la partecipazione dei più grandi artisti del Meridione.
Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore
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