San Cipriano Picentino

Ubicato alle pendici orientali del Monte Monna e immerso in una rigogliosa vegetazione, il comune di San Cipriano Picentino comprende quattro frazioni: Vignale, Pezzano, Filetta, Campigliano. Il toponimo si riferisce al martire cartaginese San Cecilio Cipriano, che era conosciuto e venerato nella zona per via dei rapporti commerciali che i mercanti del luogo intessevano con le popolazioni nord-africane. Con Regio Decreto del 23 ottobre 1862, il comune di San Cipriano assunse poi l’appellativo di Picentino, per ricordare la deportazione delle popolazioni marchigiane, dette appunto “piceni”, avvenuta nel 269-268 a.C. ad opera di Appio Claudio Rufo. Questo popolo diede il nome alla zona situata a destra del fiume Sele e lungo il Golfo di Salerno, l’Agro Picentino per l’appunto, e alla città che fondarono successivamente, cioè Picentia. San Cipriano Picentino sorse intorno all’88 a.C. in seguito alla distruzione di Picentia per mano dei romani. Se si esplora la zona dei Monti picentini si può notare come questa sia costellata di cappelle, chiese, conventi e basiliche, segno della devozione degli abitanti del luogo.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

Ubicato alle pendici orientali del Monte Monna e immerso in una rigogliosa vegetazione, il comune di San Cipriano Picentino comprende quattro frazioni: Vignale, Pezzano, Filetta, Campigliano. Il toponimo si riferisce al martire cartaginese San Cecilio Cipriano, che era conosciuto e venerato nella zona per via dei rapporti commerciali che i mercanti del luogo intessevano con le popolazioni nord-africane. Con Regio Decreto del 23 ottobre 1862, il comune di San Cipriano assunse poi l’appellativo di Picentino, per ricordare la deportazione delle popolazioni marchigiane, dette appunto “piceni”, avvenuta nel 269-268 a.C. ad opera di Appio Claudio Rufo. Questo popolo diede il nome alla zona situata a destra del fiume Sele e lungo il Golfo di Salerno, l’Agro Picentino per l’appunto, e alla città che fondarono successivamente, cioè Picentia. San Cipriano Picentino sorse intorno all’88 a.C. in seguito alla distruzione di Picentia per mano dei romani. Se si esplora la zona dei Monti picentini si può notare come questa sia costellata di cappelle, chiese, conventi e basiliche, segno della devozione degli abitanti del luogo.

Tratto dalla guida "Viaggio tra le Meraviglie della Campania" - Annangelo Sacco Editore

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